La Grande Ombra Bianca è qui pt. 6


Anna, Janaan e il ritorno.

La sera era scesa e una bambina e un’adulta si confondevano nella notte, non si riconosceva più chi fosse Janaan e chi Anna.

Anna, di per sé, conteneva un’anima da bambina, speranzosa e sognatrice, forse fin troppo, emigrata dal suo Occidente, dalla sua terra per aiutarne un’altra, adesso, ansiosa di ritornare nella sua patria, quella che ricordava al passaggio delle Grandi Ombre Bianche.

Janaan, invece, in un corpo da ragazzina, possedeva una visione più adulta e impenetrabile di quel che si credesse, titubante nell’accogliere la Grande Ombra Bianca e nel condividere la sua tamerice con essa.

Ma entrambe decisero di compiere un atto d’amore, più un esperimento di fede oserei dire: Janaan scelse, spinta dall’apertura di Anna, a condividere il suo albero con la Grande Ombra, mentre Anna, sobillata dalla tenacia di Janaan nell’attaccamento alla propria tamerice, decise di ritornare nel suo nostalgico golfo siciliano.

Il primo atto del loro incontro si era concluso con la sera come testimone.



Anna doveva semplicemente spostare un altro piede verso la portiera dell’aereo che sarebbe partito da lì per andare a prendere provviste, per entrare, nonostante percepisse quella strana, nauseante e fastidiosa sensazione allo stomaco che le portò una gratuita ansia di ritorno. Non ebbe neppure quella necessità nell’allacciarsi le cinture di sicurezza: quel misto di disgusto e noia che le falciava lo stomaco la faceva aderire per bene alla parete metallica dell’aereo di approvvigionamento.



Janaan alla fievole luce del mattino, non distava diversi passi dalla Grande Ombra Bianca, a dir la verità non sapeva neanche se fosse la stessa o se se ne fosse posata un’altra sulla sua tamerice, le parevano tutte simili, tutte avevano le stesse piume, tutte lo stesso becco arancione, tutte…





Continua…






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