La Grande Ombra Bianca è qui pt.2
Anna.
Nel momento in cui Anna sentì uno sbuffo d’aria calda alle
sue spalle, capì, non ebbe neppure bisogno di girarsi, la grande ombra bianca
era arrivata, lasciò che le sue palpebre chiuse conducessero quell’immagine
d’estasi: grandi ali che planavano su una corrente calda, pronte a dirigersi
nell’altra sua Terra: il Mediterraneo e in altre zone del Mondo.
Anna era più grande di Jannan, questo era certo, aveva due
patrie e un’immensa nostalgia. Lei proveniva dal Mediterraneo, da un golfo
situato nel sud della Sicilia, ma il nome non è importante, almeno per adesso, ed
ora lavorava in quella zona d’Africa.
La “Grande ombra” era il ponte tra la sua terra d’origine e
la nuova terra ospitante.
Tra la sua terra d’origine e lei vi era una “corrispondenza
d’amorosi sensi”, una corrispondenza epistolare invisibile a tutti, ma
percepibile solamente da loro due. Anna aveva atteso con trepidazione l’emigrazione
della “Grande ombra bianca”, in modo che avrebbe, finalmente, potuto
consegnargli la lettera destinata alla sua prima patria. Nessuno sapeva bene
come e quando la scrivesse, nessuno l’aveva mai vista scrivere se non per
questioni di poco conto o lavorative.
C’è chi diceva che scrivesse coi sogni, aggrappandosi a
ricordi incatenati nella sua mente e che quando finisse, le prime tre dita
della sua mano destra si aprissero assieme alle sue palpebre, segno che avesse
concluso la sua missiva.
Nel mese in cui le grandi ombre bianche ritornavano, Anna
restava notte e giorno ad attenderle e quando finalmente arrivavano, veniva
investita nuovamente da una folata di vento tiepido come quando se n’erano
andate. Rimaneva con il volto all’insù, attendendo la risposta della sua Terra.
Con il loro ritorno le pareva di sentire il profumo del suo Mare, di udire le
onde che si frastagliavano tra i suoi mille pensieri e di percepire sulla sua
pelle la morbida, finissima, graffiante sabbia della sua spiaggia.
Anna e Janaan.Una comune figura avanzava come…
Continua…
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