Andiamo via...

Una volta una signora disse che al mondo ogni popolo si può etichettare, ma l'unica cosa alla quale non si può dare un pregiudizio è l'emigrazione, perché essa appartiene a tutti i popoli.  

Siamo foglie che si librano in aria posandosi da una terra all'altra, siamo pagine sgualcite di un libro senza titolo, siamo uomini, siamo anime... Siamo opere incompiute della Storia...  

Ho conosciuto una Donna che su di una sedia si dondolava con un'assurda movenza: sempre all'indietro, verso il passato, mai in avanti verso il futuro, mai cessava il suo ritmo al presente... Mi sedetti accanto a lei... Strizzavo i miei occhi con acerba realtà; mi avevano parlato di un'antica donna spartana, i cui occhi riflettevano il Mediterraneo, le cui curve parevano pianure fertili sulle quali vivere e le cui labbra avevano baciato i versi oramai lontani di Eschilo...  



Ciò che vidi era proprio lei... Gela. Eppure, della mia gloriosa Gela non era rimasto che una malandata vecchia. Le domandai con tale incredulità cosa fosse successo; le sue risposte mute seguivano le mie domande. Nel suo continuo, incessante movimento, si sbottonò la veste, in mezzo ai seni cadenti coi quali aveva nutrito la sua prole, vi era un deserto irrigato dalle lame di un dolore causatogli dai figli che l'avevano abbandonata, tradita. 

Forse li aveva svezzati troppo presto o forse il petrolio nero che usciva dalle sue piaghe non li aveva saziati abbastanza.  

Forse...  

Velavo la mia mente di domande troppo avventate per trovare pace nel silenzio delle sue risposte.  

La sua solitudine, il mio fardello...  

Così nella velocità di un attimo come quella di un falco sulla sua preda, cessai il suo dolce dondolarsi al ritmo guastato di un pendolo...  

Gela si fermò al Presente... E anch'io mi fermai... Posi la mia mano sul suo petto dilaniato dall'odio di coloro che l'avevano abitata... 

Spalancò gli occhi alle mie promesse... Io sarei rimasta! 

Ma intanto anche la luna era sparita... 


Nella mia città nasciamo già con la consapevolezza che un giorno dovremo emigrare, andarcene ed è così che iniziamo il nostro percorso di sradicamento, incominciando l'università in un'altra città e dopo cercando una meta dove poter trovare lavoro.  











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